IL TEMPO DELLE MELE

Anno XVII - Mese 4° - Giorno 22°:
questa storia va avanti da diverso tempo, tanto... par che scorra e scivoli dalle mie mani come niente fosse.

La guerra è passata e mi ha tolto tante di quelle energie che non mi sono nemmeno accorto di quanto lavoro ho fatto. Fortuna che c'è True a darmi una mano e ad annotar tutto, sicuramente mi sarei perso senza di lei. Deve solo imparare a tirar fuori le unghie la ragazzina... e a sfruttar quel fascino innocente. Spero impari a farlo prima che si rovini.

Da quella riunione a Doralia, son passati dieci mesi e il Governo ha fatto le rivoluzioni.

Oramai sono Anziano, festeggio bevendo da mia madre e mi sollazzo combinando i peggiori bagordi. Anche Shizai si è reso conto di quanto sia cambiato ma a far il badante ai puer del Nido oramai ci ho fatto l'abitudine... e continuerò ad istruire i piccoli e i grandi, tanto più che non so dove sia finito l'Arconte. Acconsento al volere del Dominus a far le sue veci, e mi presto per un nuovo patto, un unione che non può che rendermi soddisfatto, Sanctum Sanguinis. Il tempo di riorganizzarci e verrà posta fine ad un insensata separazione.

Io però sarò Erinne per sempre e con me i miei fratelli... il Nido è sacro.

E' tornato pure Narciso, con un altro nome e nuovo impeto, insani progetti che condivide con me. Queste sono le cose che mi piacciono... le famiglie grandi e numerose!

Mi ritrovo a far da consigliere, come sempre...
tra folli e follie tre anni insieme alla mia Yun, lo scrivo oggi ed è già passato oltre un mese... E mio figlio, mio figlio... a proposito, dov'è finito? Fatico a comprenderlo e stargli dietro, i suoi silenzi si son fatti sentir troppo dalla Matriarca che par esser più indisposta del solito e ha deciso di recider l'unica cosa che la legava ancora a mio padre.
Sinceramente non mi sento di dar peso ai bambocci che si tira dietro, come lei del resto prende cauta le relazioni di parentela con i nuovi giunti... e a ragione. Le regole di famiglia sono date. O si fa così, o non si fa e lei decide. Sempre.

Per il resto sono abbastanza grande da decidere da solo e la mia volontà è qualcosa di prezioso... a pagarne il prezzo un'umana che non ha ancora capito come gira il mondo e che a far la sgualdrina non ci si guadagna nulla con me. Capriccio o logica irrazionale, io la chiamo volontà.


Ed infine ritorna, motivo ricorrente. Sangue antico e tentazione pericolosa la mia signora della grotta. Lei e il mio tempo delle Mele, a contar morsi e orchi a rincorrere il sangue che si muove sotto pelle. A giocar come ragazzini nonostante più non ne abbiamo l'età. Lei di certo meno di me.

Sono confuso, confuso per quanto sia così folle da volere me quando potrebbe avere... qualcuno che non porta vincoli e impegni, che non pensa a se e al suo sollazzo come me.

Ma i patti sono chiari e l'ho avvertita che a nulla rinuncio e come a nulla rinuncio non mi sento di dire di no ad un offerta così allettante come la sua. C'è tutta l'eternità per attender quel momento. Mi godo il presente, e una mela d'oro tinta del suo sangue.
Mai dono più gradito...