Dalla Storia del Suplicium Sanguinis:
Sangue al Sangue
E venne il tempo in cui il sangue parve diluirsi come vino nell'acqua, quando i dettami della progenie di Veddharta parevano aver ceduto il passo alla follia scellerata di Anker. Ma il pentimento è tipico dei suoi figli e il sangue è sangue, non acqua. Atto di quanto accaduto e memoria nella storia, la lettera di un ambasciatore redento:
Anno XVI - Mese 2° - Giorno 12°
Aei Dunamis Psefò,
questa è l`ultima volta che proferisco come saluto questa frase. Per anni ho augurato eterno potere alle tenebre convinto che la via delle Voci di Tisifone, Aletto e Megera, fosse quella giusta; forse mi sbagliavo.
Da oggi in poi, il saluto mio, come quello di coloro che un tempo erano Erinni e hanno deciso di seguirmi, sarà Mos Iuris.
Per mesi, con il Suplicum Sanguinis, abbiamo condiviso il luogo che un tempo fu emblema di magnificenza per la nostra gente: il Nido dell`Aspide. Da nemici di un tempo, ad amici nella disgrazia; in una riscoperta continua delle tradizione, della razza che ci accomuna, verso l`ortodossia del sangue.
Le Erinni erano un clan sorretto da coloro che rappresentavano il Passato, il Presente e il Futuro della nostra razza. Ci furono periodi più scuri della notte; tempi in cui l`unica parola che albergava sulle labbra e nelle menti della gente, era vergogna. Forti della volontà e dell`edonismo che ci hanno sempre caratterizzati, consci che si poteva imparare dagli errori per esser più forti, tali periodi erano stati superati e i brutti momenti parevano ricordo.
Le voci in cui confidavamo avrebbero allora dovuto comandarci e condurci verso la prosperità di un tempo oramai remoto; ma esse smisero di parlare, di esser tali lasciandoci soli, delusi e privi di guida autorevole. Le matriarche ancora una volta ci avevano traditi, chi in un modo, chi nell`altro; ma la colpa fu di noi stessi che non sapemmo reagire prontamente alla loro inerzia. L`indolenza e l`egoismo più sfrenato di troppi membri e il veleno di cui solo delle serpi sono capaci di generare con invidie e reciproche ripicche sono stati il vero motivo che quasi ci ha estinti. Un impero senza precedenti, una potenza che avrebbe potuto piegar l`intero Ducato al suo volere, era a terra, inerme.
Umiliate e atterrite, le serpi si sono in parte divise: c`è chi è andato via strisciando; c`è chi invece ha preferito l`ignavia del torpore; c`è chi è rimasto a guardare e chi ancora continua a sibilare la voglia di rivalsa ed è ancora capace di mordere.
Arte, Bellezza, Fascino e Maestria, Piacere e Vizio; valori che per tanto tempo sono stati custoditi tra la nostra gente, e che si sposavano con una laicità d`azione comune, non possono andar perduti. Il Giardino Segreto deve tornar ad essere incanto per coloro che possono passeggiarvi; tentazione per coloro che vi si addentrano perdendosi n... Read the whole post... |